La Famiglia, chiesa domestica, nel Tempo del Coronavirus sguardo giuridico pastorale

Il 9 marzo 2021 si è svolta, in modalità online, una lezione, promossa dall’ISSR di Reggio Calabria, tenuta da Mons. Vincenzo Varone, Vicario Giudiziale del TEI Calabro, dal titolo: “La Famiglia, chiesa domestica, nel Tempo del Coronavirus: sguardo giuridico -pastorale”. La lezione è stata introdotta dalla prof.ssa Annarita Ferrato che, citando Amoris laetitia, ha ricordato che la pandemia deve essere vissuta dagli sposi cristiani come momento per valorizzare e riscoprire il loro essere presenza di Cristo che rende ogni famiglia cristiana piccola chiesa domestica.
Questi concetti sono stati ripresi e approfonditi da Mons. Varone, il quale ha sottolineato il valore delle relazioni, che si esprimono nell’identità della Chiesa in ambito parrocchiale, essendo comunità di fedeli in relazione tra loro. È essenziale investire sulla pastorale familiare per la Chiesa, perché la famiglia aiuta la crescita umana e cristiana della persona. Il relatore ha richiamato l’importanza di sostenere la famiglia e di riconoscerne il suo ruolo nella Chiesa e nella comunità civile. Interessanti i dati sulla realtà familiare nella nostra regione, che mostrano gravi difficoltà nelle relazioni intime e familiari. Colpisce il dato che mostra come il sacramento del matrimonio venga celebrato da persone incapaci a instaurare vere relazioni. Diventa fondamentale favorire giovani e meno giovani a fare esperienza di Chiesa, proponendo percorsi esperienziali per comprendere la realtà della fede e la verità delle relazioni umane. Si deve essere chiesa in modo concreto non solo teorico, aiutando i fidanzati a disporsi «ad essere e fare il bene dell’altro» senza limitarsi al semplice volersi bene. Per questo, ha ricordato don Vincenzo, bisogna riscoprire l’idea fondante che la famiglia è icona della Trinità, bene necessario per la Chiesa, che riceve la Grazia nelle nozze. Quindi è essenziale che la famiglia sia soggetto di pastorale, rendendola protagonista di esperienze concrete in cui in prima persona possa evangelizzare. La crisi ha mostrato che non tutte le persone che frequentano le nostre chiese hanno idea di cosa sia la fede, a noi spetta aiutarle. Va ricordato che la famiglia è scuola di umanità, dove si impara a relazionarsi con gli altri facendo esperienza affettiva e morale. E ciascuno, deve riaffermare la bellezza del matrimonio sacramento che si coniuga con i concetti di unità, indissolubilità e fedeltà, per creare relazioni autentiche e affettivamente mature. La famiglia cristiana come «comunità e comunione di fede partecipe e responsabile della vita della Chiesa» deve essere oggetto e soggetto di cura pastorale soprattutto in questo periodo difficile. Ogni nostro sforzo deve tendere a promuovere e salvaguardare i valori e le esigenze della famiglia e della persona umana.
Ha portato il suo saluto il Direttore dell’ISSR, p. Pasquale Triulcio, ringraziando mons. Varone per la collaborazione di questi anni. La moderatrice ha concluso riaffermando l’importanza della famiglia per il futuro del mondo e della Chiesa e, citando l’Amoris laetitia, ha ricordato l’indizione dell’anno Famiglia Amoris laetitia che si aprirà il 19 marzo p.v. per concludersi il 22 giugno 2022, tempo per approfondire e riscoprire la ricchezza dell’esortazione post-sinodale.
Questo bell’incontro ha dimostrato come aspetto giuridico e pastorale siano ben connessi e che se da un lato è importante sviluppare la teologia della famiglia perché ogni coppia sia consapevole del sacramento che vive e della sua potenzialità missionaria, dall’altro diventa vincente la corresponsabilità tra sacerdoti, sposi e altri stati di vita presenti nella Chiesa.